La serie “Un volto, due destini”, prodotta da Hbo e trasmessa su Sky e Now Tv, racconta la storia di due gemelli omozigoti, che trascorrono la vita a Three Rivers, una piccola città del Connecticut. Uno soffre di schizofrenia paranoide, l’altro ha un passato molto doloroso alle spalle. Ma il legame tra i due è indissolubile
Dominick e Thomas sono fratelli. Anzi, più che fratelli: sono gemelli omozigoti. Hanno lo stesso aspetto, ma due vite dagli esiti totalmente diversi. La sorte li ha separati fin dalla nascita: sono venuti al mondo a sei minuti di distanza, l’uno negli ultimi istanti del 31 dicembre 1949, l’altro il 1 gennaio del 1950. I fratelli Birdsey, entrambi interpretati da Mark Ruffalo, sono i protagonisti della miniserie tv in sei episodi “Un volto due destini – I know this much is true”, uscita in Italia il 22 settembre scorso e ora disponibile on demand su Sky e in streaming su Now Tv.
Scritta e diretta da Derek Cianfrance, la miniserie targata HBO racconta la storia di due fratelli che trascorrono la vita a Three Rivers, una piccola città del Connecticut. Thomas soffre di schizofrenia paranoide, Dominick ha un passato molto doloroso alle spalle, ma continua a occuparsi di suo fratello. Anzi si è sempre preso cura di lui, fin da quando erano piccoli. “Mio fratello rovinava sempre tutto”, racconta nei primi episodi. “Provavo compassione, vergogna e rabbia”, rincara la dose.
Così, mentre dopo la morte della madre Thomas sprofonda sempre di più nella malattia mentale, Dominick continua a seguire gli alti e bassi di suo fratello. E quando, all’inizio della serie, in preda a un delirio religioso, Thomas si taglia letteralmente una mano, sembra accettare questo gesto estremo con rassegnazione. Perché di questo fratello, che da 20 anni continua a entrare e uscire dagli ospedali psichiatrici, lui sembra comprendere ogni atto e ogni pensiero. “È come se mio fratello dal primo giorno fosse un’ancora che mi ritrovo addosso – chiarisce Dominick –. Un’ancora che mi trascina giù e a me non resta altro che quel tanto di corda che mi permette di tornare su e di aspirare”. Una corda che in quanto fratello “sano”, non riesce e non riuscirà a mai a tagliare e che continuerà ad accompagnarlo in ogni tappa della vita, tanto da farlo esplodere, nel secondo episodio, in uno sfogo sconsolato: “Lui è la mia maledizione”.
Nata dal best seller di Wally Lamb del 1998 “I Know This Much Is True” (pubblicato in Italia col titolo “La notte e il giorno”), “Un volto, due destini” è valso a Mark Ruffalo l’Emmy Award 2020 come miglior attore per il suo doppio ruolo di protagonista. La serie, che abbraccia 40 anni di storia americana, affronta il tema della sofferenza mentale, aprendo uno spaccato sulla dialettica tra fattori biologici e fattori ambientali e psicologici nella genesi dei disturbi mentali. Ma soprattutto si focalizza sulla storia di due sibling, così diversi ma uniti, in fondo, da una dipendenza reciproca e da un legame indissolubile. Proprio come il giorno e la notte.